giovedì 3 luglio 2014

Il mostro che si sentiva solo (e il bimbo che non vedeva l'ora di consolarlo!)

E finiamo la settimana così come l'avevamo iniziata: mostruosamente! :)
Qualche giorno fa si trattava di mostri soffiati, mentre il protagonista del libro di  Chris Judge è così tenero da far soffiare il naso dalla commozione, ed è diventato rapidamente la lettura della buonanotte preferita dal piccoletto, da sempre schierato dalla parte dei presunti cattivoni, siano lupi cattivi, streghe, o bestioni neri pelosi che si sentono soli.




Si sa, i mostri non sono poi tanto male: innanzitutto sono creature molto tranquille, che vivono soli coltivando hobby un tantino inaspettati...




Un giorno, però, il mostro simil Barbabarba sente che qualcosa manca nella sua vita: il calore dato dagli amici.
Per lenire la solitudine decide così di partire alla ricerca dei suoi simili. 



Inizia un lungo e avventuroso viaggio, che si conclude con il ritorno a casa, dove lo aspetta una meravigliosa sorpresa (non rivelo, dico solo che Puki ha applaudito e ballato pazzo!)



La struttura del racconto, semplice e perfettamente circolare, è ideale per essere apprezzata dai piccoli, mentre sfido i grandi a non affezionarsi a questo gigante gentile e malinconico che, senza muovere nemmeno un pelo, riesce comunque a essere incredibilmente espressivo!

Insomma, l'avrete intuito, "Il mostro che si sentiva solo" è stra-consigliato!


Che resta da aggiungere? Ah sì...



14 commenti:

  1. Ciao Giada, sono d'accordo con te! L'ho trovato mostruoso e dolcissimo allo stesso tempo... letto e riletto più volte! Grazie, Fulvia

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    1. Ciao Fulvia, mi piacciono molto i libri che prendono gli stereotipi e li ribaltano, e credo che in questo il mostro che si sentiva solo sia fenomenale, vero?
      Hai altri suggerimenti di lettura?

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    2. Anche io la pensavo così finchè non mi sono resa conto raccntando le storie ai miei figli che il mostro deve essere stereotipato, per insegnare ad affrontare i pericoli. Se un mostro è solo e buono allora non fa più paura e non riusciamo più a distinguere tra bene e male? è giustificato a fare del male? Ad esempio la maggior parte delle fiabe con il lupo cattivo sono fiabe anti-pedofili, quindi non rischiamo un po' di mescolare troppo le carte? è solo un'ipotesi.
      Grazie.
      Rossella

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    3. Combattere gli stereotipi o non edulcorare troppo? Credo si possa fare entrambi, al solito ci vuole equilibrio... Rossella, sulla pagina fb del blog avevo condiviso un interessantissimo articolo che riportava, proprio su questo argomento, l'ipotesi di natalia ginzburg. Te lo linko perché è una lettura che fa riflettere proprio su questi temi.
      https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=642186702535042&id=201790679907982

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    4. Ciao Giada, grazie del consiglio, l'articolo è molto interessante davvero.
      Per rispondere alla tua domanda ultimamente ho letto con gusto Un piccolo cappuccetto rosso Marjolane Leray che gioca con la favola per eccellenza e Tante pecore, un piccolo uomo e un grande problema, Yael Biran, Emme Edizioni, 2013 una riflessione giocosa sul latheral thinking, ma forse sto andando fuori tema ;-) a presto Fulvia

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  2. Grazie del consiglio! Cadi proprio a fagiolo. Il mio bimbo è nel periodo paura dei mostri e domani volo a prendere questo bellissimo mostro per lui.
    Grazie! Sara

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    1. Sono contenta Sara! Spero vi piaccia!
      Mi permetto di linkarti allora un giochino in salsa mostro che a Puki era piaciuto tanto, magari un'idea in più per l'estate non fa male...
      http://www.quandofuoripiove.com/2013/03/giochi-fai-da-te-il-mostro-gnam-di-toca.html

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