Oggi vorrei presentarvi due
genitori che ho incontrato grazie al blog e che mi hanno conquistato per la
loro incredibile capacità di seguire con fantasia e forza di volontà quella
parola che ormai è il mio chiodo fisso: cambiamento.
Loro sono Emilia e Aidan,
creatori di Family Nation, e questa è la storia della loro famiglia, di decine di timbri sul passaporto e di un
sogno.
Emilia, Aidan, Tancredi e Flavia |
Avete forse già notato che da
qualche settimana a lato dei post compare il banner di uno sponsor: FamilyNation.
Quando mi ha contattato questo negozio on-line di abbigliamento bio e
giochi ecologici per prima cosa sono andata a curiosare e ho scoperto un sito
molto bello, a mio avviso perfetto, capace cioè di coniugare le mie convinzioni
sul biologico e l'ecosostenibile a un gusto contemporaneo e fresco.
Il primo impatto insomma è stato
molto positivo, alcuni dei marchi rappresentati erano miei vecchi amori, altri
nuove interessanti scoperte, che spero di raccontarvi in futuro dopo averli
testati (che sacrificio...), ma per decidermi a collegare al sito il mio
angolino virtuale volevo saperne di più.
Emilia ed io abbiamo allora
iniziato a chiacchierare e così ho scoperto che Family Nation ha il gusto
speciale di un'avventura, di un sogno nato dall'altra parte del mondo e
coccolato e atteso, un po' come se fosse il terzo bimbo di questa coppia dal
passato decisamente interessante.
Emilia,
Aidan, io vorrei iniziare proprio dalla vostra storia, perché la invidio molto:
se non sbaglio avete vissuto viaggiando per anni.
Si! Abbiamo viaggiato per lavoro
per una quindicina d’anni. Ci siamo conosciuti in Afghanistan e abbiamo
lavorato nel settore sviluppo e diritti umani prima con ONG poi con le Nazioni
Unite.
A un certo punto degli amici per scherzo ci hanno chiesto di contare in
quanti paesi eravamo stati in un modo o un altro e ne abbiamo contati oltre 66!
Il vero cambiamento però per noi sono stati la nascita
dei nostri due bambini Flavia, di 6 anni, e Tancredi, che ne ha 4. Entrambi sono nati a Bangkok, dove facevamo un lavoro regionale che ci portava a essere lontani da
casa un paio di volte al mese.
Dopo un po’ abbiamo deciso che
dovevamo fermarci e vivere la nostra famiglia.
Anche i piccoli di casa hanno il
viaggio nel sangue però. L’altra sera Flavia stava leggendo un libro che
parlava di ‘girovaghi’ e lei ha subito detto, anche noi siamo girovaghi,
cambiamo sempre casa…
Quando
e come nasce l'idea di Family Nation?
A Bangkok abbiamo avuto modo di
incontrare tante famiglie e genitori di molti Paesi diversi, europei,
americani, australiani asiatici e più: ognuno aveva il suo bagaglio di
esperienze, di idee che amavano e che li aiutavano nella
loro esperienza di genitori.
Lontano dalle famiglie e
dalle culture di origine il melting pot è naturale ed ecco che abbiamo imparato a
conoscere ed apprezzare idee e tradizioni diverse e anche a scoprire tanti
prodotti e soluzioni davvero innovativi.
Ci è sembrato una bella idea cercare
di riunire in unico luogo tutte queste idee e soluzioni geniali che ci avevano
entusiasmato e che rispecchiavano i nostri valori fondamentali.
Ecco,
Family Nation nasce cosi per entusiasmo e voglia di condividere le esperienze
di questi anni.
Oltre al sito di e-commerce, infatti, abbiamo in cantiere altri
progetti incluso un blog dove condividere esperienze di vita in famiglia (senza
confini).
Abbiamo deciso di fare partire il progetto in Italia, nonostante in
tanti ci dicessero di non rientrare. Indubbiamente il clima economico è
difficile, ma siamo stati favorevolmente colpiti dalla creatività e dall'energia
che abbiamo trovato in questo settore, soprattutto nel mondo delle bloggers e
delle comunità online.
Siete
immersi nei giochi e nelle idee creative per tutto il giorno, ma soprattutto
siete genitori di due bimbi e vi considero quindi degli esperti
nell'improvvisare soluzioni per divertirsi insieme: raccontatemi le idee che a
casa vostra funzionano alla grande.
Sarà una deformazione da
traslocatori quasi di professione, ma a
casa nostra non mancano mai le scatole o scatoloni di cartone di varia misura.
Quelle grandi diventano case o rifugi; quelle medie macchine o aeroplani; le piccole ospedali per animali di pezza o hangars per
aerei o macchinine.
Non ci vuole molto, basta colorare coi pennarelli finestre,
oblo ecc e magari attaccarci sopra qualche altra cosa di recupero (il tubo
della carta da cucina diventa un comignolo o un periscopio da sottomarino, le
confezioni della frutta in polpa diventano i fanali della macchina.
Poi alla
fine si butta tutto nel riciclo e non ingombra.
Ci piace molto anche lavorare con
la fantasia per inventare storie fantastiche con i bambini. Per esempio abbiamo inventato con loro una fiaba su un mago
la cui casa è stata bruciata da un drago. C'è una casetta in un boschetto qui vicino e spesso vi andiamo tutti per fare un passeggiata e inventare
insieme un altro capitolo dell’avventura.
Infine un punto per noi cruciale
è il mantenere la famiglia bilingue e quindi creare giochi che ci aiutino in
questo senso, come il gioco dei ceci: ognuno di noi ha
a disposizione una scodellina con 10 ceci a testa. Chi dice una parola
nella lingua ‘sbagliata’ (in questo momento l’Italiano a Bangkok era l’Inglese)
ne perde uno. Chi rimane con più ceci sceglie il dessert!
Forse stiamo crescendo dei figli competitivi ma questo giochino piace proprio!
Abbiamo poi dei trucchi speciali per
viaggiare, ma magari ne parleremo un’altra volta! ;)
ecco, la mia carta di credito ringrazierà per questa nuova scoperta... mio marito un po' meno! condivido la tua opinione: il sito è veramente fantastico! così come la storia di questa bella famiglia!
RispondiEliminaChe storia, sembra una favola,magari scriveranno anche unlibro??? In bocca al lupo!ILe
RispondiEliminache bella famiglia!
RispondiEliminabellissima storia e bellissimo sito (l'ho sperimentato con un paio di acquisti e ne sono rimasta entusiasta...qualità, fantasia efficienza e molta cortesia)...tanti auguri Emilia & Aidan!
RispondiEliminaAnche io e la mia famiglia amiamo viaggiare. Il mese scorso siamo andati a Lisbona. Ci siamo divertiti molto, ma con i bambini non si può camminare molto, quindi abbiamo noleggiato un'auto e abbiamo girato parecchio clicca qui
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