Colorare nella busta: idea geniale...o no?

Ultimamente uno dei most dei blog d'Oltreoceano è la pittura in busta, consigliatissima per far giocare gli under 2 con i colori a dita. La teoria è semplice: inserendo i colori a dita all'interno di una busta trasparente le dita suddette non si sporcano, le magliette e i mobili neppure e tutti sembrano molto soddisfatti e felici. 

Mi sono pertanto attrezzata per sottoporre la variante "pulita" a Piccolo Notaio lasciando a lui la responsabilità di giudicare questa trovata.

Il procedimento non necessita di tante spiegazioni: bisogna aprire la busta, lasciar colare una goccia di colore, chiudere la busta togliendo l'aria (ebbene sì, sono rimasta a fissare una busta gonfia per qualche secondo con aria ebete) e mettere il tutto nelle -cicciotte- mani del collaudatore.
Ecco com'è andata...

(n.d.r. sono più che certa che abbiate notate il drammatico errore compiuto, che io ho capito solo quando mi è stato fatto notare nei commenti al post: la busta non va solo chiusa, va sigillata. Con nastro adesivo, colla, cemento probabilmente, ma la sua apertura deve scomparire e diventare inaccessibile a ogni dito cicciotto! Questa è l'indispensabile premessa per far funzionare l'esperimento, sennò capiterà come a noi...)

Emh... insomma, devo dire che l'esperimento non è particolarmente riuscito... la busta è rimasta chiusa per dodici secondi netti: lo sguardo perplesso del nano ha ben presto lasciato il posto a una fredda precisione da scassinatore di cassaforti e la mano cicciotta è diventata degna di un film di Tarantino.

Come da copione il piccolo collaudatore si è sentito in dovere di affrontare con calma e serenità la sciagura delle mani sporche...

Un po' arte-terapia alla vecchia maniera ha fatto però passare il cattivo umore...

In conclusione ritengo di poter affermare che...

Riproveremo sigillando quella maledetta busta!